Leggo fumetti sin dalla tenera età, non tutti sanno che ho iniziato con loro ancora prima che con i libri, quindi sono sempre stata molto affezionata a quest'arte che unisce disegni e parole e che, col passare del tempo, non mi ha mai abbandonata portandomi a passare da un paese, genere e target all'altro. Per quanto possa sembrare strano, i manga sono stati gli ultimi nella lunga lista ad essere entrati in contatto con me, sono "solo" una quindicina, circa, di anni che mi sono tuffata fra le loro pagine e col passare del tempo mi sono ritrovata a scoprire storie varie e simili che mi hanno fatto sognare, riflettere e portare a conoscere, di dettaglio in dettaglio, quelle che sono piccole cose che riconducono ad una cultura così lontana dalla nostra ma che da sempre mi e ci affascina: quella giapponese.
Il mercato manga è davvero vastissimo e avvicinarcisi non sempre risulta semplice per chi non bazzica al suo interno, ma c'è chi è pronto a venire in soccorso dei poveri ed indecisi malcapitati e questa volta tocca a Bao Publishing con la sua nuova collana Aiken.
"Cane adorato", è questo il significato del termine 愛犬, risulta essere visivamente l'unione fra Cliff (l'ormai conosciuta mascotte della casa editrice) e un Daruma giapponese (figura rappresentante la costanza, l'impegno, pronta ad esaudire i desideri) e si impegna a portare sugli scaffali quelli che sono titoli d'autore diversi dal solito ed assolutamente in linea con il filone narrativo a cui la casa editrice ci ha abituati fino ad ora. Ad oggi tre sono i titoli pubblicati (Henshin, Fiori di biscotto e Dosei mansion 1) ed altri, annunciati al Napoli Comicon 2019, saranno in arrivo nei prossimi mesi.

Per quanto riguarda gli altri titoli, ci troviamo di fronte a due opere di una stessa autrice, Hisae Iwaoka, che sanno distinguersi alla perfezione l'uno dall'altro per i loro contenuti.

Anche in Dosei Mansion (土星マンション) la società risulta essere un perno fondamentale all'interno della storia ma in maniera del tutto diversa da quella prima descritta. Primo di una serie conclusa in patria in sette volumi, ci porta in un futuro lontano (forse non troppo) dal nostro dove la Terra risulta
non essere più abitabile essendo diventata, nella sua totalità, una riserva naturale. Gli esseri umani si ritrovano a vivere in un anello sospeso attorno alla superficie terrestre suddivisi in tre livelli ben distinti in base al censo degli abitanti stessi. Mitsu è il nostro protagonista, orfano di entrambi i genitori, si ritrova a lavorare come lavavetri come suo padre prima lui, scomparso proprio durante un turno di lavoro cinque anni prima. Cosa gli sarà successo? Quale mistero aleggia attorno al suo incidente?

Davvero particolare, risulta essere lo stile di disegno di questa mangaka che si presenta al lettore con un tratto assolutamente personale e totalmente diverso da quello a cui si è abituati: uniforme, poco distinguibile fra un soggetto ed un altro, soprattutto in Fiori di biscotto dove, durante la lettura, risultano uguali nella loro fisionomia ma allo stesso tempo, però, con un occhio allenato è possibile riuscire a distinguere i vari archi temporali e rapporti che si vanno a creare fra le varie storie grazie ad alcuni elementi sparsi qua e la nelle tavole e che aiutano il lettore durante questo "sforzo" visivo. Un tratto allo stesso tempo, però, molto più marcato e riconoscibile in Dosei mansion dove risulta essere più semplice per l'occhio captare la diversità fra un personaggio e l'altro.
Tre titoli così diversi e allo stesso tempo così uniti dalla tematiche sociali che vanno a presentare e per questo davvero consigliati. Ne ho parlato anche su Youtube nel caso abbiate voglia di sentirne qualcosa in più.
Alla prossima chiacchierata
Valentina
Nessun commento:
Posta un commento